loader image

Metɘ

Stereotipi di genere

Per prevenire la violenza è importante parlare degli stereotipi di genere, cioè di quali comportamenti ci si aspetta dai maschi e dalle femmine. Le norme e le aspettative legate al genere influenzano molto i nostri comportamenti fin dall’infanzia e bisogna essere coraggiosi per non corrispondere alle aspettative della società.

Spesso, ruoli di genere molto rigidi (ad esempio, l’idea che la donna, più dell’uomo, debba occuparsi delle faccende di casa e della cura di figli e familiari) sono alla base di una situazione che limita la possibilità delle donne di scegliere liberamente dove e quanto lavorare e di realizzarsi pienamente come persone e, se vorranno, come mogli e madri. Ad esempio, si aspetta dalle ragazze che aiutino nelle faccende di casa più dei loro fratelli, non perché sia giusto, ma perché è “normale”. Bambine e bambini vengono educati in modo conforme ad aspettative di genere simili a questa fin dalla nascita da genitori che vi sono immersi in modo più o meno consapevole. Queste norme e aspettative incidono anche sul modo in cui si vivono le relazioni e si percepisce la violenza. Infatti, queste norme finiscono per dettare relazioni di potere nella società, e quindi anche in famiglia.

Le aspettative legate al genere riguardano entrambi i sessi: se dalle ragazze ci si aspetta che siano femminili, i maschi devono essere mascolini; se le femmine sono emotive, i maschi devono essere razionali; se le ragazze sono fragili e delicate, i ragazzi devono apparire forti e determinati; se dalle ragazze ci si aspetta che siano passive, sono sempre i ragazzi che devono fare il primo passo in una relazione e, se non ne hanno il coraggio, rischiano di rimanere da soli, e così via. Queste aspettative di comportamento sono oppressive per entrambi, ragazze e ragazzi. Troppo spesso, non ci rendiamo conto di essere immersi in contesti che limitano fortemente la nostra libertà. Se da un lato, gli stereotipi di genere rappresentano una gabbia sia per gli uomini che per le donne, dall’altro gran parte degli ostacoli a questa libertà sono accettati come normali.

É da femmina: quanto i ruoli di genere possono starci stretti?

Per approfondire il tema, guarda anche:

I limiti alla libertà delle ragazze

Spesso le ragazze si sentono ripetere che devono stare attente quando vanno in giro da sole, soprattutto di notte e nei luoghi isolati. Presto entrano in contatto con una realtà che le vede potenzialmente vittime di aggressioni sessuali se non adottano adeguate strategie di prevenzione dei rischi. Devono stare attente a cosa indossano, essere vigili e attente, uscire in gruppo, meglio ancora se ad accompagnarle è un compagno di classe, un ragazzo, o comunque un esponente del genere maschile che possa proteggerle. Se non adottano tali strategie, e qualcosa succede, si potranno sentir dire che un po’ potevano aspettarselo. In sostanza, spesso, alle bambine prima, alle ragazze dopo, arriva il messaggio che da sole non è il caso si avventurino lontano, che hanno bisogno che qualcuno le protegga. Nel tempo è possibile che queste ragazze trovino normale che sia un uomo a proteggerle, il loro uomo. Ma un rapporto affettivo costruito su queste premesse non è mai paritario. Le ragazze, come i ragazzi, sono nate per essere libere.

Un cambiamento in atto?

È anche vero, però, che molte cose stanno cambiando. I ragazzi e i giovani stanno rivoluzionando il modo di guardare alle questioni che riguardano il genere, l’identità di genere e l’orientamento sessuale, insegnando ad adulti e ragazzi a guardare alle differenze in modo diverso e molto più aperto. Tuttavia, l’influenza degli stereotipi sopravvive.

I social network, TikTok ad esempio, sono propulsori di una visione che contrasta e racconta, attraverso immagini, video, storie, una realtà meno “stereotipata” rispetto al passato. Allo stesso tempo, però, sui social sono presenti contenuti che confermano e rinforzano i modelli stereotipati di maschile e femminile. Pensate ad esempio a come l’immagine della donna viene proposta, spesso esaltando i corpi in modo sessualizzato, come se quella rappresentazione fosse l’immagine ideale di ogni ragazza e di ogni donna. Questi contenuti sono prodotti e condivisi da persone giovani o giovanissime – non dai loro genitori o dai loro nonni – nonostante da anni, ad esempio, vengano criticate le rappresentazioni delle donne come “oggetto” e il mondo della pubblicità sia molto più sensibile a queste critiche rispetto al passato. Come alcuni interessanti esperimenti sociali hanno mostrato, gli stereotipi e le norme di genere cominciano a condizionare ragazzi e ragazze molto presto nella vita, e comunque appena iniziano a specchiarsi nella società, per capire chi sono. Questi stereotipi, queste aspettative riguardano anche il comportamento delle ragazze e dei ragazzi quando formano una coppia, e sono spesso legate e ad un ideale di amore e relazione fuorviante che può rendere complesso tanto stabilire relazioni paritarie, quanto esprimere i propri desideri.

Focus: Stereotipi di genere nelle discipline STEM

Nonostante siano iscritte all’università più ragazze che ragazzi, le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) restano ancora a prevalenza maschile. Oggi, solo il 16% delle laureate ha studiato discipline STEM, contro quasi il 40% dei ragazzi (ISTAT).

Si sente spesso dire che le bambine sono meno brave dei bambini nel risolvere i problemi matematici, mentre sono più portate per le materie umanistiche. Queste differenze, descritte un tempo come biologiche, non sono affatto dettate dalla natura. I fattori che influenzano i risultati di maschi e femmine nelle diverse prove e materie sono molti e sono ancora oggetto di studio. È possibile che a forza di sentirsi dire che sono meno brave dei ragazzi, le ragazze abbiano perso fiducia nelle loro capacità logico-matematiche. Un altro elemento che sembra allontanare le ragazze dalle discipline STEM sono le aspettative sociali sulle carriere più adatte per loro e la poca esposizione a modelli alternativi. Se negli anni di formazione le ragazze non vedono esperte di statistica, informatica oppure scienziate sui social, in tv, nei libri, se gran parte dei loro insegnanti nelle materie scientifiche sono uomini, saranno meno propense a intraprendere le carriere STEM.

Fare e disfare il genere: oltre stereotipi e disuguaglanze:

Per approfondire guarda anche:

Cosa pensano i ragazzi e le ragazze?

Abbiamo sottoposto un questionario a degli studenti delle superiori in Abruzzo, che ci hanno detto che secondo loro è vero che i ruoli di uomini e donne stanno evolvendo. Tuttavia, i giovani e le giovani affermano di essere ancora fortemente influenzati dalle aspettative sociali di genere: una grande maggioranza crede che le aspettative di mascolinità influenzino i comportamenti dei ragazzi con le loro ragazze e che le ragazze abbiano bisogno di cercare la protezione di un ragazzo, a prescindere di quanto sentano sulla presenza di rischi di violenza.

Uno studio condotto da IPSOS e Save the Children su un campione più ampio e rappresentativo di ragazzi delle superiori di tutta Italia, afferma che, sebbene il 77% degli adolescenti si dichiari d’accordo sull’affermazione secondo cui, rispetto al passato, nella gestione della famiglia e della casa c’è maggiore condivisione nella suddivisione dei compiti, c’è ancora una convinzione diffusa (2/3 degli intervistati) che il maschio nella coppia abbia il compito di proteggere la ragazza (78% fra i maschi a fronte del 55% delle ragazze). In4 intervistati su 10 pensano che una ragazza all’interno della coppia sia capace di sacrificarsi molto di più del partner maschio. Rimane negli adolescenti (29%) la percezione, che tutte le ragazze sognino di sposarsi (lo pensa il 35% dei maschi a fronte del 23% delle ragazze) e che le ragazze debbano fare un figlio per sentirsi pienamente donne (ne è convinto il 17% dei ragazzi contro il 9% delle coetanee).

C’è poi uno zoccolo duro di intervistati che pensa che affermarsi nel mondo del lavoro sia più importante per i maschi che non per le femmine (quasi il 40% dei maschi ne è convinto, contro il 21% delle ragazze), come anche avere un’istruzione universitaria sia più importante per un ragazzo che per una ragazza (è così per quasi 1 ragazza su 10 e quasi 1 ragazzo su 5).