Quiz e attività

Le persone LGBTQI sono spesso vittime di violenza, anche verbale e psicologica, omo e transfobica per via dell’identità di genere e dell’orientamento affettivo e/o sessuale e costituiscono di fatto violenza di genere anche quelle subite, in quanto LGBTQI, dai familiari.

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Per sessismo si intende qualsiasi espressione (atto, parola, immagine, gesto) basata sull’idea che le femmine siano inferiori ai maschi. Il linguaggio e le battute sessiste, così come i commenti sull’aspetto fisico, hanno troppo spesso come bersaglio le ragazze e, troppo spesso, vengono ancora considerati semplici battute.

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Sebbene rappresentino comportamenti con una diversa gravità e un diverso impatto sulla vittima, tutti costituiscono forme di violenza di genere.

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Spesso i due concetti vengono utilizzati come sinonimi ma non è corretto. Dalla definizione presente nel glossario emerge che la violenza di genere non colpisce solo le donne ma anche gli uomini e le persone LGBTQI.

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Le persone possono essere vittima di violenza di genere, in ragione tanto del loro sesso quanto della loro identità di genere e del loro orientamento affettivo e/o sessuale. Umiliare una persona per il suo orientamento affettivo e sessuale è una forma di violenza di genere. La violenza di genere, infatti, non riguarda solo le donne ma anche gli uomini e le persone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex).

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