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La violenza nelle relazioni tra ragazzi

La violenza all’interno della coppia è un fenomeno molto diffuso e riguarda tutte le classi socioculturali ed economiche, indipendentemente dal credo religioso, dalla provenienza e dall’età. Comincia con episodi occasionali ed è molto importante sin da subito non sottovalutare certi comportamenti (scenate di gelosia, commenti sul modo di vestire o di comportarsi) a cui spesso, soprattutto nelle prime fasi di una relazione, non si dà molto peso. Questo accade perché magari si è concentrati sulle cose belle che stanno accadendo, soprattutto quando ci si innamora per la prima volta.

Saper riconoscere i segnali iniziali di una relazione “tossica” è importante per metterla in discussione o interromperla prima che questa diventi un “labirinto” da cui è difficile uscire, ossia prima che si finisca per accettare passivamente quello che accade come qualcosa di normale perché reagire sembra difficilissimo.

La violenza tra adolescenti non è diversa da quella tra coppie di adulti, e mostra dinamiche analoghe: ha normalmente luogo in una relazione caratterizzata da un legame affettivo; si presenta in maniera graduale secondo quello che viene descritto come un “ciclo della violenza”: i comportamenti di chi maltratta sono sempre più gravi e più frequenti con il passare del tempo, intervallati da momenti di maggiore quiete e promesse di cambiamento; il momento più rischioso è quando chi subisce violenza, prova ad interrompere la relazione.

Esperienza: Non sei la sola, non sei il solo

Il ciclo della violenza

La violenza nelle relazioni può seguire un “ciclo” che si compone di tre distinte fasi riconoscibili: costruzione della tensione, maltrattamento, luna di miele.

Fase di costruzione della tensione

È la prima delle 3 fasi della teoria del ciclo della violenza. Spesso, in questa fase, la violenza non è agita in modo diretto ma attraverso parole e comportamenti che rivelano ostilità. Possono venir usati:

  1. Il controllo: spesso scambiato per gelosia: “Se fai questo (esci con le amiche, ti comporti in un certo modo, etc.) vuol dire che non mi ami”. È violenza quando la tua ragazza/il tuo ragazzo: ti contatta continuamente per sapere dove sei, con chi sei o che cosa stai facendo; ti controlla per intromettersi, più o meno violentemente, nella tua vita privata; tenta ripetutamente di contattarti o ti invia comunicazioni indesiderate che ti provocano disagio, angoscia, fastidio, preoccupazione e paura.
  2. L’isolamento: è possibile che le continue richieste e lamentele da parte del/la partner ti spingano ad isolarti dal resto del mondo, dalla famiglia, dagli amici.
  3. Le umiliazioni, le minacce: nonostante tu cerchi di reprimere i tuoi bisogni evitando situazioni conflittuali che possano infastidire il/la partner, lui/lei trova sempre una scusa per umiliarti e farti sentire incapace; puoi sentirti sempre più teso/a e insicuro/a, come se stessi camminando sui gusci d’uovo; eviti di contestare il/la partner perché temi le sue reazioni oppure temi che possa lasciarti.

Fase di maltrattamento

Alla prima fase segue quella dell’esplosione della violenza, che può essere sia fisica che psicologica, o sessuale. È una violenza che può crescere gradualmente e degenerare (spintoni, schiaffi, offese).

Fase della “luna di miele”

La tensione e la violenza spariscono, lasciando spazio a comportamenti di “riparazione, seduzione e scuse”, promesse che non accadrà più: “senza di te non posso stare”, “è un brutto periodo, per questo ho perso il controllo”, “però è anche colpa tua, quando ti comporti così mi fai arrabbiare”.

Questa terza fase riporta la coppia alla situazione iniziale, così il ciclo della violenza si ripete. Al principio la fase del pentimento può durare più a lungo; con il tempo, le fasi si susseguono sempre più velocemente, intensamente e frequentemente e anche le forme di violenza possono cambiare.

Impatto della violenza tra adolescenti in una relazione affettiva

La violenza tra adolescenti in una relazione affettiva ha un impatto su chi la subisce rilevante come nei casi di violenza tra persone adulte.

La violenza in una relazione affettiva ha un impatto rilevante per la specificità della fase di vita che le ragazze e i ragazzi attraversano: l’adolescenza, un momento importante per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale caratterizzato da una forte spinta all’esplorazione e alla ricerca di relazioni con i pari e comunque con persone fuori della famiglia. In questa fase, però si è più vulnerabili di fronte alle esperienze negative perché non si hanno ancora gli strumenti per gestirle e spesso tali esperienze mettono in discussione le credenze che si hanno su di sé (è colpa mia, non so riconoscere le situazioni pericolose, non sono in grado di cavarmela da solo/a, o al contrario c’è chi può pensare, visto che con la violenza può ottenere quello che vuole, di continuare ad utilizzarla). L’impatto della violenza sulla vittima può essere rilevante anche perché potrebbe essere particolarmente difficile allontanarsi fisicamente, da un* partner violent* che si è costretti ad incontrare, ad esempio, a scuola (Lucia Beltramini, La violenza di Genere in Adolescenza, 2022, p. 50).

Cosa pensano i ragazzi e le ragazze?

Abbiamo chiesto a dei ragazzi tra 14 e 19 anni provenienti da diversi Licei della Regione cosa ne pensassero sul tema della violenza nelle relazioni tra ragazzi della loro età. I ragazzi di media non pensano ci siano differenze sostanziali rispetto a situazioni di violenza tra adulti, e la maggior parte è d’accordo nell’identificare come violenza comportamenti ossessivi rivolti al o alla partner. Per la grande maggioranza dei ragazzi coinvolti, la violenza riguarda ragazzi di qualunque origine o condizione sociale, e le persone LGBTQI sono più esposte a situazioni di violenza e, per loro, è più difficile chiedere aiuto.

Uno studio condotto da IPSOS e Save the Children su un campione più ampio e rappresentativo di ragazzi delle superiori di tutta Italia, afferma che il 18% dei giovani e delle giovani ammette di aver assistito ad una forma di violenza fisica nei confronti di un’amica, l’83% dice anche di essere intervenuto in sua difesa (80% dei ragazzi e 85% delle ragazze).

Quante forme ha la violenza di genere? Come colpisce i ragazzi e le ragazze? Come si riconosce? E come la si contrasta?

Il progetto Cut all Ties include ragazzi e ragazze delle scuole superiori di Barcellona, Milano, Madrid (https://cutallties.org/)